Intervista su Ragazza Moderna



INTERVISTA A IAN SOMERHALDER RILASCIATA PRIMA DELL'INIZIO DELLA QUARTA STAGIONE DI THE VAMPIRE DIARIES. PUBBLICATA NELLA VERSIONE COMPLETA SUL NUMERO 143 DI RAGAZZA MODERNA.

Ian, interpretare il vampiro Damon Salvatore condiziona anche la tua vita privata?
Non pensiate neanche per un momento che siano tutte rose e fiori per dar vita a un personaggio come Damon, a volte fa male vivere quello che vive lui.

Per interpretarlo attingo ad esperienze della mia vita che non sono sempre piacevoli da ricordare. In pratica mentre interpreto Damon faccio psicoterapia e risparmio i soldi che lascerei allo strizzacervelli per sfogarmi sul suo divano. A volte è addirittura brutale, e me ne vado dal set con il bisogno di scoppiare a piangere. Mi è capitato più di una volta di allontanarmi dal set sconvolto e, dopo qualche minuto, guardarmi allo specchio e dirmi: “Ma che diavolo stai facendo? Vai a prenderti un caffè”. Per me recitare significa vivere le esperienze del personaggio sulla mia pelle.

Cosa ti aspetti che succederà tra Damon ed Elena?
In America abbiamo visto gli episodi in cui a Elena succede qualcosa di veramente sconvolgente, quello che so per certo è che Damon sarà in pena per lei e qualche vocina mi ha sussurrato che la fanciulla affronterà la dura prova tra le braccia di una creatura soprannaturale. Farò di tutto per persuadere il creatore della serie Kevin Williamson (Dawson’s Creek, ndr) perché questa sia Damon.

Quali sono le tue passioni al di fuori della recitazione?
Io sono un tipo semplice, ho dei sogni impossibili che so di non poter realizzare come quello di condizionare la gente, come fa Damon… Ovviamente userei questo “potere” per salvare il mondo, che pensate? Per il resto amo le cose semplici, come giocare a calcio o mangiare la torta di Natale, un dolce tipico della tradizione anglosassone di pasta frolla ripiena con mele e canditi. E bere… ovviamente la mia bevanda preferita è il sangue. Scherzo! Però mi piace cucinare, sono stato in Italia dove ho imparato a preparare cibi squisiti. In un’altra vita avrei fatto il cuoco. 

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