INTERVISTA A IAN SOMERHALDER RILASCIATA A
Movieplayer.it.
Vi siete sentiti sopraffatti dal grande successo
di The Vampire Diaries? Avete capito subito che avrebbe riscosso grande
popolarità o vi ha colto di sorpresa?
Quando abbiamo girato eravamo piuttosto isolati,
e quindi non ci siamo veramente resi conto che alla gente piaceva lo show
finché non abbiamo lasciato i luoghi delle riprese. Trovo che siamo stati
fortunati in questo senso perché abbiamo potuto concentrarci solo sulla serie.
Quello che sta accadendo è incredibilmente lusinghiero e devo dire che tutto
questo interesse fa malissimo all'ego, anche se è straordinario.
Vuoi parlarci di questo tatuaggio in latino che porti sul braccio?
Prima di tutto va detto che la visibilità di ogni
tatuaggio nella serie deve venire prima approvata da Les Moonves in persona, il
presidente della Cbs che ci "possiede". Io questo tatuaggio con la
scritta hic et nunc - sai, significa qui e ora - trovo che sia molto
appropriato per un vampiro, per un tipo che ha 170 anni funziona!
Tu interpreti il personaggio di Damon, che può
vivere per sempre, quali qualità vorresti avere del vampiro?
Prima di tutto mai e poi mai vorrei vivere per
sempre, ma vorrei poter utilizzare la persuasione della mente per far fare agli
altri tutto quello che voglio.
Cosa faresti far loro?
Lo sfrutterei immediatamente per acchiappare
tutti i leader del pianeta a uno a uno e fare il punto della situazione di
quello che hanno combinato. Farei veder loro tutte le cazzate che stanno
facendo. Paul Wesley e io ne parliamo ogni tanto e abbiamo deciso che sarebbe
fantastico avere questo potere perché potremmo cambiare tutte le schifezze che
stanno accadendo adesso nel mondo, mentre per il problema dell'immortalità...
beh, vivi per quanto ti pare e dopo che hai fatto tutto quello che dovevi fare
devi solo levarti l'anello e farti un giretto alla luce del sole.
Sembra che il tuo personaggio Damon sia molto più
popolare di quello di Wesley, te lo aspettavi?
Credo che siano entrambi molto popolari a causa
di tutto quello che hanno affrontato e affrontano; il personaggio di Stefan è
incredibilmente complesso e gliene capitano di tutti i colori, mentre Damon ha
un programma così definito che per me è semplicemente impossibile da gestire,
lui ha intenti perversi ma per ragioni giuste.
Per il personaggio di Damon tu e la produzione vi
siete ispirati a qualche vampiro famoso del passato cinematografico o
letterario?
Io sono di New Orleans, dove c'è una sorta di
tradizione vampiresca che aleggia in tutta la città. Una cosa folle! Io sono
cresciuto guardando la città dalle sponde del lago; da bambino ricordo che
potevo vedere il profilo della città stagliarsi davanti a me e pensavo - visto
che mia mamma è ossessionata dai romanzi di Anne Rice e quindi sapevo un sacco
di cose sui vampiri - che quelle creature erano sicuramente là fuori da qualche
parte. Ero così attratto dall'idea di incontrarli che volevo girare la città
per trovarli e non ne avevo affatto paura. Poi leggendo la Rice sono rimasto
assolutamente affascinato dalle cronache dei vampiri e adesso lo vivo
direttamente perché sono un vampiro io stesso per cinque giorni alla settimana!
Quali sono i tuoi film preferiti, non
necessariamente sui vampiri o dell'orrore?
Ce ne sono veramente tanti, potrei non finire
più, se poi partiamo dal cinema delle origini ci sono i film muti come quelli
di Chaplin e poi i film di Cary Grant e Steve McQueen. Sono così tanti quelli
che mi hanno cambiato in tanti e diversi i modi, come per esempio Forrest Gump,
ma non potrei dire qual è il mio preferito.
E tra gli attori?
In tanti mi hanno ispirato come attori, oltre a
Cary Grant, Robert Downey jr. da giovane: lo vedi adesso che è semplicemente
uno dei più acclamati attori di Hollywood ma lo adoravo ancor più da giovane:
lui, Johnny Depp, Ed Harris, Sean Penn sono tutti attori fenomenali, ma il mio
preferito sarà sempre Cary Grant che solo a guardarlo mi lascia senza fiato.
Sei stufo dei confronti tra la serie di The
Vampire Diaries e la saga di Twilight?
No, direi di no, perché sorgono spontaneamente
dal fatto che l'intera costruzione dell'episodio pilota è stata concepita per
suggerire il confronto, per cui i riferimenti erano assolutamente voluti.
Capisco perfettamente come ci siano continui confronti, sia Twilight che The
Vampire Diaries sono incentrati su una ragazza mortale che incontra e si
innamora di un vampiro, ma già dal secondo episodio secondo me le due produzioni
si distinguono nettamente. Tanto per cominciare noi abbiamo il sesso, e anche
se non ho mai letto o visto Twilight non mi risulta che ne facciano.
Diciamo che bisogna aspettare parecchio. Pensi
che The Vampire Diaries ci sarebbe stato lo stesso senza Twilight e il successo
che ha riscosso?
Non credo proprio che sarei qui adesso, e infatti
lo apprezzo molto perché senza Twilight e tutta l'attenzione che ha attirato in
termini di interesse nei confronti dei vampiri noi non saremmo qui a parlare di
Damon e della serie. Grazie Twilight!
C'è un ruolo che avresti voluto interpretare tu e
invece è toccato a un altro?
Eccome. Sì, avrei tanto voluto fare io la parte
che è toccata a Josh Holloway in Lost. Ho sempre desiderato segretamente che il
ruolo di Sawyer andasse a me: quello di Josh è veramente un personaggio
fantastico e Damon, di base, è una versione giovane di Sawyer solo che non è un
redneck ed è un po' più raffinato. Ho sempre adorato quel personaggio e ogni
volta che vedevo Josh Holloway interpretarlo pensavo: bastardo fortunato ti becchi
sempre le battute migliori!
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